Immaginiamo un vigneto dove le pecore sono libere al pascolo, seguendo la filosofia di Gilles Clément, possiamo pensarlo come un giardino planetario, dove la natura, gli animali e l'uomo convivono in perfetta armonia.
Questo modello di vigneto esiste davvero, si trova arroccato sulle pendici della montagna, all'imbocco della Valle Isarco, a Cornedo in Alto Adige. Le vecchie vigne si trovano a picco, con pendenze vertiginose e mozzafiato, immerse in un ecosistema funzionale, dove la biodiversità si percepisce subito, i vigneti sono circondati da alberi da frutto, erbe spontanee e piante vagabonde libere di crescere dove ne hanno la necessità, pecore e montoni allo stato brado completano un'integrità ambientale e un cerchio di produttività basato sulla condivisione e l'equilibrio.
Klaus Schroffenegger è il giovane visionario vignaiolo titolare di Hock Klaus, una piccola tenuta che produce vini strepitosi, eleganti e con uno stile che sicuramente diventerà inconfondibile. Dopo gli studi ha viaggiato parecchio tra i vigneti del mondo, Valle della Loira, Bordeaux, Usa e Nuova Zelanda, aprendo la mente, guardando oltre, arricchendosi di stimoli e voglia di produrre vini propri. Tornato in Alto Adige ha preso in mano i vigneti di famiglia e ha iniziato il suo progetto di ricerca basato sulla vinificazione sostenibile, cercando di seguire regole ben precise: rompere con la monocoltura e ricercare tanta biodiversità in vigna, intervenire il meno possibile in fase di vinificazione, usare solo fermentazioni spontanee, eliminare additivi, evitare le filtrazioni e trattare le piante durante l'anno solo con tè artigianale all'ortica e dente di leone.
I vigneti si trovano tra i 350 e i 650 mt s.l.m. in terreni sabbiosi, argillosi e ricchi di porfido, l'allevamento prevalente è la Pergola dove vengono coltivate varietà di Riesling, Pinot bianco, Kerner, Schiava, Lagrein e Zweigelt, vecchie vigne che arrivano anche fino a 75 anni, in un contesto paradisiaco dove l'aria della Val d'Ega riesce a donare una positiva ed elevata acidità, e dove le pecore sono libere di pascolare nel periodo post vendemmia fino al germogliamento.
Hock Klaus produce 3 linee di vini: la classica, l'Amphora e gli Orange. Sono rimasta estasiata dal suo Pinot Bianco Amphora, avevo degustato alcuni suoi vini in un'enoteca altoatesina e poi ho conosciuto personalmente Klaus e la sua produzione alla Slow Wine Fair di Bologna.
Amphora Pinot Bianco è un vino estremamente elegante, lo definirei raffinato, riesce a colpire subito per il colore giallo lucente con riflessi dorati, al naso è diretto regalando profumi intensi che richiamano la frutta bianca selvatica, delicati fiori di campo appena raccolti come la camomilla e il sambuco, odori di erbe aromatiche e note di agrumi come la limetta, al palato è incantevole, pieno, ricco, caldo, conquista con aromi di mela cotogna e frutta bianca, dove freschezza e sapidità trovano un perfetto equilibrio, la persistenza rimane lunga e un sorso ne richiama subito un'altro e un'altro ancora. La ricchezza di questo vino è data anche dalla tecnica di produzione, progetto di ricerca di Klaus, che prevede la pigiatura del pinot bianco a grappoli interi, fermentazione spontanea e affinamento per mesi in Anfore interrate di terracotta e un'imbottigliamento senza filtrazioni, un finale davvero spettacolare per un intenso Pinot Bianco prodotto da piante di vite di 55 anni in vigneti con pendenza al 55%.
Non c'è vino per me senza cibo e per questa bottiglia ho pensato ad una crema fresca di piselli di Baone, con Caparossoli e fiori di rosmarino, un abbinamento che ho trovato assolutamente vincente per un pranzo primaverile con amici a Venezia.
I piselli di Baone sono un'eccellenza padovana, prodotti nei Colli Euganei dove hanno trovato un'oasi fertile e un terroir altamente vocato a questa coltivazione, nata come progetto sperimentale. Sono dolci e teneri e perfetti per preparare piatti gustosi a maggio, per la crema ho usato solo pisellini freschi arricchiti con spezie come paprika dolce, rosmarino, santoreggia, melissa e olio extra vergine di oliva dei Colli Euganei. Ho arricchito la crema con i Caparossoli, tipiche vongole della costa adriatica, non tutte le vongole sono uguali, queste infatti vengono allevate nelle acque salmastre della laguna di Venezia da cui prendono caratteristiche organolettiche più dolci e ricercate, la dimensione della cappa è più grande e volgarmente vengono chiamate anche "cornute" per la forma con 2 piccoli sifoni.
Non posso che consigliarvi di provare questa deliziosa crema di piselli, arricchita con Caparossoli e fiori di rosmarino, degustando un ottimo vino di ricerca come Amphora Pinot Bianco di Hock Klaus.