Nel mio girovagare a conoscere piccole Cantine altoatesine, mi sono imbattuta senza rendermene conto in una generazione di giovani vignaiole e vignaioli che stanno facendo ricerca e con grande entusiasmo e passione, stanno cercando di fare uno step ulteriore rispetto alla tradizione convenzionale. Alla base dei loro progetti c’è tanto studio, esperienze lavorative all’estero, lavoro sodo in vigna e tanta sperimentazione, questo per cercare di raggiungere vini sempre più profondi, espressivi e sostenibili, in grado di raccontare la versatilità di un territorio e i cambiamenti culturali che sono in constante evoluzione.
È il caso della Tenuta Röck di Villandro, piccola Cantina a gestione familiare ubicata a 700 m s.l.m. nelle montagne della Valle Isarco, circondata da magnifici panorami e da vigneti allevati in ripidi pendii terrazzati. Uno spettacolo, una vista di grande suggestione e come dicono loro, all'alba le vigne volgono lo sguardo verso la Plose, la montagna che sovrasta Bressanone.
Dietro ogni vino c'è sempre una storia di persone da raccontare, sembra scontato, ma non lo è affatto. Dietro la Tenuta Röck c'è la storia di una famiglia, dove al loro interno ognuno ha il proprio ruolo e tutti sono guidati dalla stessa filosofia di vita. Konrad, il padre, viticoltore e distillatore, ha dato vita all'azienda vent'anni fa e nel corso del tempo ha seguito i cambiamenti verso una viticoltura biologica e sempre più sostenibile, grazie anche al supporto e al progetto dei figli. Frieda, la madre, si occupa dell'accoglienza degli ospiti, è un'ottima cuoca e porta avanti un'antica tradizione altoatesina durante il periodo del Törggele. Hannes è il figlio vignaiolo ed enologo, al quale piace produrre vino, ma anche fermentati come kombucha, koji e birra. Carmen, è la figlia vignaiola, esperta di vino e sommelier, insegnante di yoga e appassionata panettiera con il lievito madre.
Ho incontrato Carmen in un soleggiato e caldissimo pomeriggio di aprile, con un cielo ricco di nuvoloni bianchi che sovrastavano le cime delle montagne, abbiamo fatto una bella chiacchierata nella quale mi ha raccontato l'evoluzione e il nuovo progetto della Cantina e abbiamo degustato assieme i loro vini. Lei e il fratello Hannes, dopo gli studi e tornati da anni di esperienze all'estero tra Vienna, Seul e il continente americano, hanno sentito l'esigenza di lavorare il vigneto in maniera più sostenibile e di dare uno stile ai vini più vicino al loro sentire. La loro direzione va verso una produzione di vini naturali, dove il biologico rimane il punto di partenza, per poi proseguire "intervenendo il meno possibile".
"Less is more" è il loro motto, intervenire il meno possibile, nel vigneto, in Cantina e nella vita. Questo significa lavorare quotidianamente a stretto contatto con la natura, un lavoro lungo e costante in vigna, a controllare che tutto funzioni per garantire un'uva sana. In Cantina solo fermentazioni spontanee, nessun additivo aggiunto, nessuna filtrazione e una preferenza per la maturazione in grandi botti di legno, perché preferiscono che il vino rimanga a contatto con un materiale naturale. Per Hannes e Carmen il vino deve andare per la sua strada, deve avere la propria anima, il lavoro dell'uomo non deve essere predominante e deve rimanere solo di monitoraggio e controllo. Oramai c'è una particolare attenzione a quello che si mangia e si beve, c'è molta consapevolezza e per loro è importante proporre vini più naturali possibili, dove per naturale si intende un processo di produzione sano, integro e senza additivi.
I loro vini di montagna sono autentici, semplici e riescono davvero ad emozionare. In quasi 3 ettari di terreno coltivano vitigni caratteristici del territorio altoatesino e della Valle Isarco: Sylvaner, Gewürztraminer, Grüner Veltliner, Riesling, Müller-Thurgau, Pinot Noir e Rotburger, ma il loro progetto di sostenibilità li sta portando a sperimentare con i vitigni PIWI, che per loro saranno il futuro dell'azienda.
Viel anders in tedesco significa molto diverso.
Questo vino mi ha colpita subito, sono una grande appassionata dei vini bianchi macerati e questa sinfonia tra Gewürztraminer e Sylvaner è spettacolare. Brilla come una foglia d'oro e i profumi delicati sono incantevoli, ho connesso questo vino ad un mazzo di peonie perché mi ha ricordato subito la loro fragranza, ma al naso richiama anche morbida frutta tropicale, mango, papaya e spezie dolci come cardamomo e anice stellato, complessità olfattiva e morbidezza lo contraddistinguono, al palato è ricco e succoso, rimane bello lungo in bocca, con una freschezza che stupisce. L'aromaticità del dirompente Gewürztraminer, componente principale del vino, viene ovattata dalla freschezza citrica del Sylvaner e dalla macerazione sulle bucce, regalando una bella piacevolezza e un vino particolarmente profumato, elegante ed equilibrato.
Ho pensato a viel anders abbinato ad un filetto di salmone aromatizzato al curry con purè al basilico. Ho insaporito l'olio con le erbe del giardino: melissa, menta, finocchietto, timo, origano, maggiorana, basilico ed erba cipollina, lasciate macerare un giorno in olio extra vergine di oliva e curry. Il purè di patate al basilico è molto semplice da preparare, ho schiacciato e impastato la patata lessata con un bel mazzo di foglie di basilico fresco. Profumi, sapori, morbidezze, consistenze, tendenze dolci e aromaticità si sono armonizzate alla grande, riuscendo a comporre una sinfonia perfettamente riuscita tra vino e cibo.
Viel anders è un vino bianco macerato sulle bucce.
Le vigne di Gewürztraminer e Sylvaner hanno circa 20 anni, si trovano rivolte verso sud/est in ripidi pendii con terreni ghiaiosi di filladi quarzifere. Il 18 settembre 2020 le uve sono state raccolte rigorosamente a mano, la fermentazione è partita spontanea in vasche di acciaio e il contatto con le bucce è durato 1 settimana. L'affinamento in grandi botti di legno è durato 20 mesi, dopodiché senza alcune filtrazione il vino è stato imbottigliato ad agosto 2022.
L'annata 2020 è la seconda produzione di questo gran vino !!!
Trovo incantevole la grafica di tutte le etichette della Tenuta Röck che sono dedicate ai componenti della famiglia, perché ogni vino è speciale, è un progetto unico che rispecchia la personalità e l'unicità di una persona, in questo caso il colore arancione è dedicato alla nonna e rievoca il colore del vino macerato.